Gino Aleandri, scultore d’opere in legno, pietra, acciaio, terracotta. In occasione della quarta edizione de Il sapere delle mani espone tre suggestive opere in legno. L’artista recupera e intaglia radici d’ulivo, d’acero, di quercia e di corbezzolo già abbattuti o uccisi dal gelo, trovando nella loro materia il mezzo ideale per esprimere se stesso. Il suo rapporto con il legno rivela un atteggiamento di venerazione e di rispetto, di studio della fibra, di apertura alle suggestioni che evocano numerose combinazioni che rende in scultura. Egli fa suo il linguaggio del legno, e lo arricchisce della propria interiorità di scultore.